Comme un saut immobile2023

La coreografa e danzatrice ticinese Lorena Dozio continua il suo percorso verso l'invisibile ma questa volta attraverso la parola, mettendo al centro del suo nuovo lavoro la voce e il rapporto tra corpo e testo. In questa dissociazione tra il movimento e la sua descrizione, Dozio cerca una scappatoia per far apparire visitatori e fantasmi, in un dialogo tra la vita e la morte.

Come un salto immobile verte sulla relazione tra l'ambiente circostante e i limiti del corpo, i movimenti spinti all'estremo. La coreografa esplora la descrizione come apparizione dell'ambiente, del clima, delle sensazioni che un paesaggio può suggerire. Come in un piano sequenza cinematografico nel quale a poco a poco le condizioni si modificano e si trasformano fino ad un incontro con un altro corpo, immateriale ma reso presente dal movimento della danzatrice. In seguito sarà questione di entrare all'interno del corpo in scena attraverso delle esperienze "limite" come la trance e l'apnea. Cosa succede nella mente e nel corpo durante questi stati fisici di coscienza modificati?

Il suono ed il dispositivo sonoro sono un elemento importante della drammaturgia in quanto permettono di creare presenze o assenze, integrare lo spettatore nello spazio scenico, creare un'immersione sensoriale attraverso la quadrifonia. Un dialogo in tempo reale tra il corpo di Lorena Dozio, la voce di Stéphane Bouquet, il suono e la musica di Kerwin Rolland.

ideazione, coreografia e danza : Lorena Dozio
drammaturgia, testo e voce : Stéphane Bouquet
creazione sonora e musica : Kerwin Rolland
musica : Carlo Ciceri, Am Flusse da Ins Wasser (Ed. Suvini Zerboni), Ensemble del Conservatorio della Svizzera italiana, Anna Piroli, voce, Francesco Bossaglia, direttore. Registrazione dal vivo 11 settembre 2016
luci : Séverine Rième
spazio: Yannick Fouassier
collaborazione artistica : Kerem Gelebek, Séverine Bauvais
collaborazione su testi e voci registrate: Julie Salgues, Célia Rorive, Damien Brassart
sviluppo e diffusione : Sylvie Becquet
produzione e amministrazione : Anna Ladeira, Sergio Chianca
produzione : Plateforme Crile
coproduzione : LAC Lugano Arte, CCS Paris e Micadanses
residenze artistiche : LAC Lugano Arte e Cultura, Grame, Théâtre Sévelin 36, Danse Dense, Micadanses
Festival Fait d'Hiver, Dansomètre, Centre Culturel Suisse de Paris, Palazzo Trevisan degli Ulivi - Venezia
con il sostegno di : Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, Cantone Ticino - Fondo Swisslos, Città di Lugano, Percento Culturale Migros, Spedidam, Adami, New Echo System - Palazzo Trevisan degli Ulivi - Pro Helvetia, Fondation suisse des artistes interprètes SIS, Fondation Corymbo, DRAC ÃŽle-de-France - aide au projet

La storia audio del brano è stata creata a partire dall'assolo di Julie Salgues in Sacre # 2 di Dominique Brun. Julie Salgues interpreta il ruolo della Prescelta in Sacre # 2, composto da Dominique Brun nel 2014. Il Rito n. 2 è una ricreazione del Rito della Primavera del 1913, con coreografie di Vaslav Nijinsky (1889-1950), costumi e scenografie di Nicolas Roerich (1874-1947) e musiche di Igor Stravinsky (1882-1971).  Gli altri testi che accompagnano il racconto di Julie Salgues sono tratti da un articolo di Jacques Rivière sul Rito della primavera di Nijinsky apparso sulla rivista Le Temps il 21 aprile 1914. 
In memoria di Carlo Ciceri